Nel panorama dell’amministrazione immobiliare, esistono casi particolari che richiedono competenze tecniche e normative avanzate. Uno di questi è quello dell’appartamento situato in due condomini distinti, una configurazione insolita, ma non così rara, che può generare complesse implicazioni giuridiche, gestionali e fiscali. Questa situazione può nascere in diversi contesti:
- Quando un edificio è costruito su due particelle catastali differenti, appartenenti a due condomini separati;
- Quando un appartamento è stato creato unendo due unità abitative originariamente situate in edifici diversi;
- Quando si costruisce ex novo un’unità su un confine tra due fabbricati condominiali;
- In seguito a modifiche catastali che assegnano porzioni di un’unità a due subalterni diversi, ciascuno inserito in un condominio autonomo.
COSA SIGNIFICA APPARTAMENTO SITUATO IN DUE CONDOMINI?
Per “appartamento situato in due condomini” si intende un’unità immobiliare che, per conformazione fisica o per accatastamento, insiste parzialmente su due edifici condominiali distinti, ciascuno con una propria gestione, impianti e regolamenti.
ESEMPIO
Un esempio tipico è quello di due edifici confinanti, ognuno con un proprio condominio, dove un proprietario ha acquistato due appartamenti adiacenti (uno per ciascun edificio) e li ha fusi strutturalmente in una sola unità abitativa. Sebbene fisicamente unita, tale unità continuerà a far parte giuridicamente di entrambi i condomini.
RIFERIMENTI NORMATIVI E GIURIDICI
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Non esiste una disciplina specifica nel Codice Civile per gli appartamenti situati in più condomini. Tuttavia, si applicano le norme generali sulla comunione e sul condominio (artt. 1100-1139 c.c.), con particolare riferimento all’art. 1118 c.c., secondo cui la proprietà dell’unità immobiliare è inscindibile dalla quota delle parti comuni.
DOPPIO VINCOLO CONDOMINIALE
In presenza di questa configurazione, il proprietario sarà a tutti gli effetti condomino di entrambe le realtà, con:
- Quote millesimali distinte;
- Obblighi di contribuzione doppia;
- Partecipazione alle assemblee di entrambi i condomini;
- Rispetto di due regolamenti condominiali, anche se contrastanti.
ASPETTI CATASTALI E FISCALI
ACCATASTAMENTO
Dal punto di vista catastale, la situazione può presentarsi in due modi:
- Due subalterni separati, uno per ciascun condominio;
- Un unico subalterno che insiste su particelle diverse.
In entrambi i casi, è fondamentale assicurarsi che:
- La planimetria rispecchi lo stato di fatto;
- Siano chiaramente indicate le superfici insistenti su ciascun fabbricato;
- I millesimi condominiali siano aggiornati e corretti.
IMPOSTE E DETRAZIONI
L’unità può essere soggetta a:
- Due rendite catastali e, quindi, doppia IMU/TARI;
- Necessità di presentare richieste di detrazione fiscale distinte per ciascun condominio (es. bonus facciate, ecc.);
- Due certificazioni separate per le spese detraibili, ognuna rilasciata dal rispettivo amministratore.
Per evitare errori o duplicazioni, è consigliabile avvalersi della consulenza di un commercialista esperto in immobili complessi.
DIRITTI E DOVERI DEL PROPRIETARIO DI UN APPARTAMENTO SITUATO IN DUE CONDOMINI
PARTECIPAZIONE ALLE ASSEMBLEE
Il proprietario ha il diritto e il dovere di:
- Partecipare a entrambe le assemblee condominiali;
- Votare in ciascuna secondo la propria quota millesimale;
- Presentare proposte o richieste in entrambi i contesti.
Nota importante: i diritti di voto non si sommano tra i due condomini.
CONTRIBUZIONE ALLE SPESE
Le spese vanno suddivise sulla base della quota di appartamento ricadente in ciascun condominio. Le tipologie principali includono:
- Spese ordinarie: manutenzione, pulizia, portierato;
- Spese straordinarie: ristrutturazioni, lavori edilizi;
- Spese impiantistiche: solo se la porzione è servita da quell’impianto (es. riscaldamento centralizzato).
Il proprietario potrà quindi ricevere due consuntivi separati, con due piani rateali e due bilanci.
PROBLEMATICHE PIÙ FREQUENTI RIGUARDANTI APPARTAMENTO SITUATO IN DUE CONDOMINI
RIPARTIZIONE DELLE SPESE
Se l’appartamento ricade per esempio al 60% in un condominio e al 40% nell’altro, le spese andranno ripartite proporzionalmente, salvo accordi diversi. Tuttavia, la complessità aumenta quando:
- Gli impianti sono separati;
- Le spese coinvolgono solo una parte dell’appartamento;
- Le decisioni sono assunte in tempi e modalità differenti.
CONFLITTI GESTIONALI
I due condomini potrebbero:
- Adottare regolamenti contrastanti;
- Decidere interventi incompatibili tra loro;
- Avere approcci opposti alla manutenzione o ai servizi comuni.
In questi casi, la mancanza di coordinamento può creare conflitti tra amministratori, rallentare interventi e causare danni o ritardi nella gestione.
COMUNICAZIONI E BUROCRAZIA DUPLICATA
Il proprietario riceverà avvisi, convocazioni, documenti e richieste da entrambi i condomini, con un evidente aumento del carico burocratico.
SOLUZIONI POSSIBILI
Per una gestione semplificata ed efficiente, si possono adottare diverse strategie.
CONVENZIONE TRA CONDOMINI
È possibile redigere una convenzione scritta tra i due condomini, per disciplinare:
- Modalità di ripartizione delle spese;
- Regole condivise sugli interventi comuni;
- Coordinamento tra amministratori;
- Partecipazione unica del proprietario a decisioni che riguardano entrambe le porzioni.
UNIFICAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE
Se i due edifici appartengono allo stesso complesso o gruppo immobiliare, affidarsi a un unico amministratore per entrambi i condomini può semplificare drasticamente:
- La gestione documentale;
- Le comunicazioni;
- Gli interventi tecnici o straordinari.
ACCORPAMENTO CATASTALE
Quando possibile, è utile valutare un accorpamento catastale delle due porzioni in un’unica unità. Questo comporta:
- Un’unica rendita catastale;
- Una sola posizione ai fini fiscali;
- Più semplicità nella gestione dell’immobile.
Tuttavia, la fattibilità dipende da vincoli urbanistici, regolamenti comunali e natura strutturale dell’edificio.
COORDINAMENTO TRA AMMINISTRATORI
Anche in assenza di un’unica amministrazione, è fondamentale che i due amministratori:
- Collaborino attivamente;
- Scambino informazioni su interventi che coinvolgono entrambi i condomini;
- Coinvolgano congiuntamente il proprietario in caso di lavori, assemblee o decisioni comuni.
RUOLO CHIAVE DELL’AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO
Un amministratore condominiale preparato può fare la differenza in questi casi complessi. Le sue responsabilità includono:
- Garantire una corretta ripartizione millesimale;
- Aggiornare i registri di anagrafe condominiale con i dati dell’unità mista;
- Coordinarsi con l’altro amministratore per interventi comuni;
- Assistere il proprietario per adempimenti fiscali e legali.
APPARTAMENTO SITUATO IN DUE CONDOMINI
La presenza di un appartamento situato in due condomini rappresenta una configurazione ibrida e complessa, che richiede attenzione, precisione e competenza. Sebbene possa apparire problematica, con la giusta organizzazione e l’assistenza di professionisti esperti, è possibile affrontare efficacemente tutte le criticità connesse. Per i proprietari, è essenziale:
- Conoscere i propri diritti e doveri;
- Tenere separate le documentazioni;
- Affidarsi ad amministratori esperti.
Per gli amministratori, invece, è fondamentale:
- Conoscere le implicazioni normative e catastali;
- Collaborare attivamente tra condomini;
- Offrire soluzioni concrete e coordinate.
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Foto Agenzia Liverani