Scopri chi controlla l’operato dell’amministratore di condominio? e quali strumenti si hanno a disposizione per vigilare sull’operato dell’amministratore di condominio.

PERCHÈ È IMPORTANTE CONTROLLARE L’AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO?

L’amministratore di condominio svolge un ruolo centrale nella gestione degli spazi comuni e delle finanze condominiali. Ma chi vigila sul suo operato? Come si garantisce che agisca sempre nell’interesse dei condomini? La supervisione è cruciale per evitare irregolarità, frodi o semplicemente gestioni poco trasparenti. Fortunatamente, la legge offre diversi strumenti di controllo.

 

ASSEMBLEA CONDOMINIALE: PRIMO ORGANO DI CONTROLLO

L’assemblea è l’organo collettivo con il massimo potere di vigilanza. Le sue prerogative includono:

  • Nomina e revoca dell’amministratore.
  • Approvazione dei rendiconti annuali.
  • Delibera sui preventivi di spesa e sui lavori straordinari.
  • Richiesta di chiarimenti sulla gestione.

MAGGIORANZE PER LE DECISIONI

  • Prima convocazione: maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore millesimale.
  • Seconda convocazione: 1/3 degli intervenuti e almeno 1/3 del valore millesimale.

L’assemblea può revocare l’amministratore anche senza giusta causa, purché con le maggioranze previste dall’art. 1129 del Codice Civile.

 

CONTROLLO INDIVIDUALE DEI SINGOLI CONDOMINI

Ogni proprietario ha diritto a vigilare direttamente sull’amministratore.
L’art. 1130-bis del Codice Civile garantisce:

  • Accesso ai documenti giustificativi di spesa.
  • Copia di bilanci, fatture e contratti.
  • Richiesta di spiegazioni sulla gestione.

Il condomino può farsi assistere da consulenti (come commercialisti) per analizzare i conti. È un diritto potente per garantire trasparenza e prevenire abusi.

 

REVISORE CONTABILE: CONTROLLO TECNICO E APPROFONDITO

L’assemblea può nominare un revisore contabile condominiale, figura introdotta dalla legge 220/2012.
Compiti del revisore:

  • Verificare la regolarità dei bilanci.
  • Controllare le registrazioni contabili.
  • Individuare anomalie o irregolarità.
  • Redigere una relazione da presentare all’assemblea.

Questa figura è particolarmente utile nei condomini grandi o con sospetti di gestione opaca.

 

VIGILANZA DELLE ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI

Molti amministratori sono iscritti ad associazioni di categoria. Questi enti:

  • Impongono codici deontologici.
  • Possono sanzionare i propri iscritti.

Tuttavia, la loro vigilanza è interna e non sostituisce quella legale o assembleare.

 

CONTROLLO DELL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA

Se emergono gravi irregolarità, i condomini possono rivolgersi al tribunale. L’articolo 1129 del Codice Civile prevede la revoca giudiziale nei casi di:

Anche un solo condomino può chiedere la revoca giudiziale, oltre a eventuali risarcimenti.

 

RESPONSABILITÀ CIVILI E PENALI DELL’AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO

L’amministratore risponde legalmente:

  • Civilmente, per danni al condominio (es. mala gestione economica).
  • Penalmente, in caso di reati come appropriazione indebita, truffa o falsificazione.

Le autorità competenti sono il tribunale ordinario e, nei casi penali, la Procura della Repubblica.

 

STRUMENTI DI AUTOTUTELA DEI CONDOMINI

Oltre al controllo ordinario, i condomini possono:

Questi strumenti rendono i condomini non solo spettatori, ma veri protagonisti nella difesa dei propri diritti.

 

CONSIGLIO CONDOMINIALE: SUPPORTO ALLA VIGILANZA

In molti condomini l’assemblea nomina un consiglio condominiale, con funzioni consultive:

  • Monitora l’amministratore.
  • Facilita la comunicazione tra condomini e amministratore.
  • Fornisce supporto decisionale.

Non ha poteri decisionali, ma è utile per migliorare il controllo e la trasparenza.

 

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO OBBLIGATORI: CONTROLLO PREVENTIVO

Per legge, gli amministratori devono:

  • Avere requisiti di onorabilità.
  • Possedere una formazione iniziale.
  • Frequentare corsi di aggiornamento periodici.

Questi obblighi servono come filtro preventivo, garantendo che chi gestisce i condomini abbia le competenze richieste.

 

RUOLO DEI REVISORI LEGALI E COMMERCIALISTI ESTERNI

Nei casi più complessi, i condomini possono affidare il controllo a professionisti esterni:

  • Revisori legali.
  • Commercialisti.

Questi esperti possono analizzare i conti con criteri rigorosi e redigere relazioni dettagliate, dando ai condomini un quadro chiaro e indipendente.

 

BUONE PRATICHE PER UN CONTROLLO EFFICACE

Per garantire una gestione corretta:

  • Partecipare sempre alle assemblee.
  • Richiedere chiarimenti regolari sull’andamento economico.
  • Verificare i bilanci e confrontarli con le pezze giustificative.
  • Collaborare tra condomini per individuare problematiche e soluzioni.

 

CULTURA DELLA TRASPARENZA COME MIGLIOR DIFESA

Il controllo sull’amministratore di condominio è affidato a più soggetti: assemblea, singoli condomini, revisori, giudice e associazioni. Ma la chiave di tutto è la partecipazione attiva dei condomini. Solo un condominio attento, informato e partecipe può garantire una gestione trasparente, onesta e conforme alla legge. Partecipare, informarsi e pretendere trasparenza: questa è la migliore garanzia per la salute del tuo condominio.

 

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Foto Agenzia Liverani