L’umidità in condominio è uno dei problemi più frequenti e complessi da gestire, sia per gli amministratori condominiali che per i singoli proprietari. Si manifesta sotto forma di macchie sui muri, muffe, cattivi odori o addirittura danni strutturali agli edifici, e può avere origine da molteplici fattori: infiltrazioni, condensa, risalita capillare o difetti costruttivi. Oltre al disagio abitativo e ai danni economici, la presenza di umidità comporta anche questioni legali e di responsabilità, che possono coinvolgere l’intero condominio o solo alcuni condomini.

PRINCIPALI CAUSE DI UMIDITÀ IN CONDOMINIO

L’umidità può derivare da diversi fenomeni, spesso interconnessi. Individuare la causa esatta è il primo passo per una risoluzione efficace e duratura.

UMIDITÀ DA CONDENSA

È la forma più comune e si verifica quando il vapore acqueo presente nell’aria si deposita sulle superfici fredde (muri, finestre, soffitti). Le cause più frequenti sono:

  • Scarsa ventilazione degli ambienti.
  • Serramenti non traspiranti.
  • Isolamento termico inadeguato.
  • Eccessiva produzione di vapore (cucina, bagno, lavanderia).

La condensa favorisce la formazione di muffe nere e può essere accentuata dal fenomeno dei ponti termici, cioè zone dove il calore si disperde più facilmente.

UMIDITÀ DA INFILTRAZIONI

Si manifesta quando acqua piovana o di falda penetra attraverso:

  • Coperture e terrazzi non impermeabilizzati.
  • Giunti deteriorati tra muri e pavimenti.
  • Crepe nelle facciate.
  • Tubazioni o grondaie danneggiate.

È tipica dei piani alti o dei locali sottotetto, ma può interessare anche muri perimetrali o cantine.

UMIDITÀ DI RISALITA CAPILLARE

È il fenomeno per cui l’acqua presente nel terreno risale attraverso i pori dei materiali edili (muri, fondamenta, pavimenti). Colpisce soprattutto i piani terra e i seminterrati e si riconosce per la presenza di efflorescenze saline e intonaci che si staccano. È una delle forme più difficili da eliminare, perché richiede interventi strutturali o di isolamento verticale.

UMIDITÀ DA PERDITE IMPIANTISTICHE

Un’altra causa molto frequente è la rottura o la perdita di tubazioni dell’impianto idrico o di riscaldamento, sia condominiale che privato. In questo caso è fondamentale un intervento tecnico immediato, perché il danno tende ad aggravarsi rapidamente e può coinvolgere più unità immobiliari.

 

UMIDITÀ IN CONDOMINIO: CHI PAGA?

Uno degli aspetti più delicati riguarda la ripartizione delle spese e la responsabilità dei danni. Secondo il Codice Civile (articoli 1117 e seguenti), la responsabilità dipende dall’origine del problema:

  • Se l’umidità deriva da parti comuni (es. tetto, facciata, tubazioni condominiali), il condominio è responsabile e le spese devono essere ripartite tra tutti i condomini secondo le tabelle millesimali.
  • Se l’umidità è causata da comportamenti o impianti di un singolo condomino, sarà quest’ultimo a rispondere dei danni agli altri appartamenti o alle parti comuni.
  • Se l’origine è incerta o mista, può essere necessario un accertamento tecnico (CTU) o una perizia per individuare le cause e stabilire la corretta ripartizione dei costi.

Un buon amministratore condominiale, in questi casi, svolge un ruolo cruciale di mediazione e coordinamento tecnico, evitando che la questione degeneri in un contenzioso legale.

COME INDIVIDUARE LA CAUSA DELL’UMIDITÀ IN CONDOMINIO

La diagnosi corretta è il punto di partenza per qualsiasi intervento. Le indagini non invasive oggi disponibili permettono di individuare rapidamente la causa del problema:

  • Termocamere a infrarossi per rilevare dispersioni termiche o infiltrazioni.
  • Igrometri e misuratori di umidità per analizzare il tasso di umidità nei materiali.
  • Indagini endoscopiche per ispezionare intercapedini e tubazioni.
  • Prove di tenuta idrica su terrazzi o guaine.

In caso di controversie, la perizia di un tecnico specializzato (geometra, architetto o ingegnere) è fondamentale anche per fini legali.

 

SOLUZIONI PIÚ EFFICACI CONTRO L’UMIDITÀ IN CONDOMINIO

Ogni tipo di umidità richiede interventi specifici, che possono essere di tipo correttivo o preventivo.

PER CONDENSA E MUFFA

  • Migliorare la ventilazione naturale o meccanica degli ambienti.
  • Installare sistemi VMC (ventilazione meccanica controllata).
  • Applicare intonaci traspiranti o pitture antimuffa.
  • Intervenire sui ponti termici con cappotto isolante o contropareti.

PER INFILTRAZIONI

  • Rifacimento o impermeabilizzazione di terrazzi e coperture.
  • Sigillatura di crepe e giunti.
  • Verifica delle grondaie e dei pluviali.

PER RISALITA CAPILLARE

  • Barriere chimiche o elettrofisiche contro l’umidità di risalita.
  • Rifacimento degli intonaci deumidificanti.
  • Drenaggi esterni o vespai areati.

PER PERDITE E ROTTURE

  • Ispezione delle tubazioni con strumenti elettronici.
  • Sostituzione dei tratti danneggiati.
  • In caso di impianto condominiale, intervento immediato dell’amministratore per evitare aggravamenti.

 

RUOLO DELL’AMMINISTRATORE CONDOMINIALE IN CASO DI UMIDITÀ IN CONDOMINIO

L’amministratore ha un ruolo chiave nella gestione e prevenzione dei problemi di umidità in condominio.
Le sue principali funzioni includono:

  • Coordinare i tecnici per la diagnosi e la risoluzione.
  • Convocare l’assemblea per deliberare eventuali lavori straordinari.
  • Gestire la comunicazione tra condomini e ditte esecutrici.
  • Verificare la corretta manutenzione delle parti comuni (tetto, grondaie, facciate).
  • Assicurarsi che eventuali polizze condominiali coprano i danni da infiltrazioni o perdite.

Un’amministrazione efficiente non si limita a intervenire quando il problema si presenta, ma promuove la prevenzione, pianificando controlli periodici e manutenzioni programmate.

 

PREVENZIONE: LA CHIAVE PER EVITARE L’UMIDITÀ IN CONDOMINIO

Prevenire è sempre meglio che curare. Ecco alcune buone pratiche da adottare:

  • Controllare regolarmente tetti, terrazzi e grondaie.
  • Verificare lo stato degli intonaci e delle facciate.
  • Garantire una buona ventilazione negli ambienti chiusi.
  • Evitare condense eccessive in cucina e bagno.
  • Programmare ispezioni periodiche delle tubazioni comuni.

 

UMIDITÀ IN CONDOMINIO

L’umidità in condominio è un problema complesso, che richiede attenzione tecnica, gestione amministrativa e collaborazione tra condomini. Capire la causa, individuare le responsabilità e intervenire in modo tempestivo permette di:

  • Evitare danni strutturali.
  • Prevenire conflitti legali.
  • Migliorare la qualità abitativa e il valore dell’immobile.

Un buon amministratore condominiale, supportato da tecnici qualificati, è il punto di riferimento ideale per affrontare con metodo e competenza questo tipo di criticità.

 

SINTESI DELL’UMIDITÀ IN CONDOMINIO

  • L’umidità può derivare da condensa, infiltrazioni, risalita capillare o perdite.
  • Le responsabilità si determinano in base all’origine del problema.
  • Una diagnosi precisa e tempestiva è essenziale.
  • La manutenzione preventiva è la soluzione più efficace nel lungo periodo.

 

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Foto Agenzia Liverani