L’amministratore di condominio è una figura cruciale nella gestione di edifici con più proprietari, incaricato di gestire le parti comuni, mantenere rapporti con i fornitori, e assicurare che le norme legali siano rispettate. A seguito delle riforme introdotte dalla legge n. 220/2012, conosciuta come “Riforma del Condominio”, il ruolo dell’amministratore è diventato più strutturato e regolamentato, imponendo specifici requisiti professionali per esercitare questa funzione.

REQUISITI PROFESSIONALI DELL’AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO: TITOLI DI STUDIO E FORMAZIONE

Prima della riforma del 2012, l’amministratore di condominio poteva essere nominato senza particolari requisiti, salvo il consenso dell’assemblea. Con l’introduzione di nuove normative, sono stati stabiliti criteri più stringenti per garantire la professionalità della figura.

TITOLO DI STUDIO DELL’AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO

Per poter essere nominato amministratore di condominio, è necessario possedere almeno:

  • Il diploma di scuola secondaria superiore (diploma di maturità).

Tuttavia, per chi amministrava già un condominio prima della riforma, questo requisito non è richiesto, a patto che l’attività sia stata continuativa.

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DELL’AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO

Oltre al titolo di studio, l’amministratore deve aver frequentato:

  • Un corso di formazione iniziale, mirato a fornire le competenze tecniche, giuridiche e amministrative necessarie per gestire un condominio.
  • Aggiornamenti professionali annuali. La legge impone all’amministratore di seguire periodicamente corsi di aggiornamento per rimanere al passo con le novità normative, tecniche e gestionali riguardanti l’amministrazione condominiale.

Questa formazione si rende necessaria per affrontare al meglio questioni legate a temi come la contabilità condominiale, le normative sugli impianti e la sicurezza, la risoluzione delle controversie tra condomini, e molto altro.

 

REQUISITI DI ONORABILITÀ E MORALE DELL’AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO

Oltre ai requisiti professionali, l’amministratore di condominio deve possedere determinati requisiti di moralità e onorabilità. La legge stabilisce che non possono assumere l’incarico di amministratore coloro che sono stati condannati per reati specifici o che si trovano in situazioni di incompatibilità morale.
Secondo l’art. 71-bis delle Disposizioni di Attuazione del Codice Civile, i soggetti esclusi dalla possibilità di esercitare il ruolo di amministratore sono coloro che:

  • Sono stati condannati per reati contro il patrimonio o la pubblica amministrazione.
  • Sono sottoposti a misure preventive, come il divieto di soggiorno o la sorveglianza speciale.
  • Sono stati interdetti o inabilitati, ovvero coloro che non hanno piena capacità giuridica.
  • Sono inclusi nel registro dei protesti cambiari, un indicatore di insolvenza finanziaria.

Inoltre, chi esercita attività incompatibili, come l’amministrazione diretta di attività concorrenti o in conflitto con gli interessi condominiali, non può svolgere la funzione di amministratore.

 

COMPETENZE TECNICHE E GESTIONALI DELL’AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO

L’amministratore di condominio deve anche possedere competenze tecniche e gestionali adeguate per svolgere con efficacia il proprio ruolo. Tra le principali responsabilità ci sono la gestione dei bilanci condominiali, il rispetto delle normative di sicurezza, e il coordinamento degli interventi di manutenzione.

COMPETENZE CONTABILI DELL’AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO

L’amministratore gestisce i fondi condominiali e prepara il bilancio consuntivo e preventivo. È pertanto necessario che abbia competenze in contabilità e bilancio, nonché la capacità di gestire la cassa condominiale in modo trasparente e in conformità con la legge.

COMPETENZE GIURIDICHE DELL’AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO

La gestione di un condominio implica anche la conoscenza delle leggi che regolano la proprietà condominiale, il diritto civile e le normative edilizie. L’amministratore deve essere in grado di interpretare e applicare correttamente le leggi, garantendo che il condominio sia in regola sotto tutti gli aspetti legali.

CAPACITÀ DI PROBLEM SOLVING E MEDIAZIONE DELL’AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO

Una delle abilità più importanti per un buon amministratore è la capacità di gestire i conflitti tra condomini. Le divergenze su questioni come il rumore, l’uso delle parti comuni o le spese condominiali sono frequenti, e l’amministratore deve agire da mediatore, cercando di risolvere le problematiche senza ricorrere inutilmente alle vie legali.

 

DURATA DELL’INCARICO E RINNOVO DELL’AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO

L’incarico di amministratore di condominio dura un anno, ma può essere rinnovato dall’assemblea condominiale alla scadenza. Al termine di ogni mandato, l’amministratore deve rendere conto della sua gestione e l’assemblea può decidere di confermarlo o meno in base al suo operato.
L’amministratore deve operare nel rispetto delle decisioni dell’assemblea e del regolamento condominiale, ma può anche agire autonomamente per gestire le emergenze o compiere interventi necessari per la sicurezza e la manutenzione delle parti comuni.

 

ESCLUSIONI DAI REQUISITI FORMATIVI

Esistono delle eccezioni per cui alcuni soggetti possono essere nominati amministratori di condominio anche senza i requisiti formativi e di aggiornamento. Si tratta di:

  • Condomini in edifici con non più di 8 proprietari, che possono decidere di nominare un condomino tra di loro come amministratore senza richiedere l’obbligo del diploma e dei corsi di aggiornamento.
  • Amministratori che svolgevano già tale attività prima dell’entrata in vigore della legge di riforma del condominio (18 giugno 2013), purché abbiano continuato a esercitare senza interruzione.

 

RESPONSABILITÀ DELL’AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO

L’amministratore è responsabile non solo dal punto di vista gestionale, ma anche legale. Eventuali omissioni, negligenze o cattiva gestione possono portare a conseguenze legali, come la revoca dell’incarico o richieste di risarcimento danni da parte dei condomini. Tra i suoi principali doveri rientrano:

  • La convocazione dell’assemblea.
  • La tenuta della contabilità condominiale.
  • Il rispetto delle norme di sicurezza, come il controllo degli impianti comuni.

 

REQUISITI DELL’AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO

L’amministratore di condominio non è più una figura che può essere scelta in maniera casuale o su base esclusivamente fiduciaria. La legge impone requisiti precisi per assicurare che chi svolge questo ruolo abbia le competenze necessarie per garantire una gestione trasparente e professionale del condominio. Tra titoli di studio, formazione continua, onorabilità e competenze tecniche, l’amministratore deve rappresentare un punto di riferimento sicuro e competente per i condomini, assicurando il rispetto delle normative e il benessere della comunità condominiale.

 

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Foto Agenzia Liverani