La formula del Bed & Breakfast (B&B) è diventata negli ultimi anni un’opportunità interessante per chi vuole integrare il proprio reddito o sfruttare uno spazio in più nella propria abitazione. Tuttavia, quando si tratta di un appartamento situato in un condominio, la questione può diventare più complessa dal punto di vista normativo e gestionale. È possibile aprire un B&B in condominio? E se sì, quali sono le normative e le regole da rispettare? Analizziamo gli aspetti principali.
NORMATIVA GENERALE SUL B&B
Prima di entrare nel dettaglio delle regole condominiali, è utile ricordare che il Bed & Breakfast è una formula di ospitalità privata in cui si offre alloggio temporaneo e, in molti casi, anche la colazione, all’interno della propria abitazione principale. Il B&B non deve essere confuso con un’attività imprenditoriale, come un albergo o una pensione: in genere, è previsto che si tratti di un’attività occasionale o comunque limitata nella capacità ricettiva.
La normativa specifica sui B&B varia da regione a regione in Italia. Alcune regioni stabiliscono limiti chiari sul numero di camere che si possono affittare (di solito non più di tre) e sul numero massimo di ospiti. Inoltre, è richiesta la residenza del gestore nell’immobile dove si svolge l’attività. Oltre a rispettare le normative regionali, è necessario ottenere l’autorizzazione del comune, inviare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) e registrare i flussi turistici presso le autorità competenti.
B&B IN CONDOMINIO: LIMITI E REGOLAMENTI CONDOMINIALI
Quando si vive in un condominio, oltre alle leggi regionali e comunali, bisogna rispettare le norme condominiali, che possono limitare o regolare l’apertura di un B&B. Esistono diversi aspetti da considerare:
- Regolamento di condominio: Ogni condominio ha un proprio regolamento, che può contenere limitazioni specifiche all’utilizzo delle unità immobiliari. Se il regolamento vieta esplicitamente l’uso degli appartamenti per attività di tipo ricettivo o commerciale, l’apertura di un B&B potrebbe non essere consentita. Tuttavia, se tale divieto non è previsto in modo chiaro e preciso, è possibile avviare l’attività.
- Attività commerciale o uso abitativo: Una delle questioni più dibattute riguarda la natura del B&B. In linea generale, il B&B è considerato un’attività svolta in forma non imprenditoriale, quindi rimane compatibile con l’uso abitativo dell’immobile, a meno che il regolamento condominiale non lo vieti esplicitamente.
- Diritto alla tranquillità: I condòmini potrebbero opporsi all’apertura di un B&B per motivi legati alla tutela della tranquillità e della sicurezza del condominio. È importante ricordare che l’attività del B&B non deve arrecare disturbo agli altri residenti. In alcuni casi, i vicini potrebbero rivolgersi al tribunale per chiedere la sospensione dell’attività se si verificano rumori molesti, sovraffollamento degli spazi comuni o violazioni delle norme igienico-sanitarie.
SENTENZE GIURIDICHE E ORIENTAMENTO DELLA GIURISPRUDENZA
La giurisprudenza italiana si è espressa diverse volte sul tema del B&B in condominio. Nella maggior parte dei casi, i tribunali hanno stabilito che, in assenza di un divieto esplicito nel regolamento condominiale, l’apertura di un B&B non può essere vietata dai condomini. Tuttavia, se il regolamento condominiale è stato approvato all’unanimità e contiene una clausola che vieta qualsiasi uso commerciale o attività ricettiva nell’immobile, questa clausola può prevalere.
Un esempio è una sentenza della Corte di Cassazione del 2017, che ha confermato che, in assenza di un divieto espresso, la gestione di un B&B non costituisce un cambio di destinazione d’uso e non viola il regolamento condominiale. Ciò non toglie che il condominio possa, in futuro, decidere di modificare il regolamento con un voto unanime dei condomini per vietare tali attività.
ASPETTI PRATICI: COME GESTIRE UN B&B IN CONDOMINIO
Se le norme condominiali lo permettono e si decide di avviare un B&B in condominio, è fondamentale adottare una serie di buone pratiche per evitare conflitti con i vicini:
- Informare i condomini: È sempre una buona idea informare gli altri residenti dell’intenzione di aprire un B&B, spiegando come verrà gestito e rassicurandoli su eventuali preoccupazioni riguardanti la sicurezza o il rumore.
- Regolamentare gli accessi: Un aspetto che può generare conflitti è l’accesso degli ospiti agli spazi comuni del condominio. È utile stabilire regole chiare per gli orari di check-in e check-out e garantire che gli ospiti siano rispettosi delle regole condominiali.
- Manutenzione degli spazi comuni: L’utilizzo più frequente delle aree comuni (come ascensori, ingressi o cortili) potrebbe comportare una maggiore usura. È importante contribuire alla loro manutenzione in modo equo e garantire che gli ospiti le utilizzino con rispetto.
B&B IN CONDOMINIO
In sintesi, è possibile aprire un B&B in un appartamento situato in un condominio, purché non vi siano clausole specifiche nel regolamento condominiale che lo vietino. Tuttavia, è essenziale rispettare sia le normative locali che le regole del condominio, nonché garantire che l’attività non interferisca con la tranquillità degli altri residenti. Una buona comunicazione e il rispetto delle norme igieniche e di sicurezza sono alla base di una gestione serena e armoniosa del B&B in contesti condominiali
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Foto Agenzia Liverani