La ripartizione delle spese di consumo acqua è una questione centrale nella gestione condominiale, poiché rappresenta una voce significativa del bilancio annuale e può generare controversie tra condomini. Le modalità di suddivisione delle spese per il consumo idrico dipendono dal tipo di impianto di fornitura dell’acqua presente nel condominio e dalle normative condominiali specifiche.

TIPOLOGIE DI IMPIANTO IDRICO CONDOMINIALE

Prima di affrontare la ripartizione delle spese di consumo acqua, è utile comprendere quali tipologie di impianto idrico possono essere presenti in un condominio:

  1. Impianto centralizzato con contatore unico: il condominio dispone di un solo contatore generale che misura il consumo complessivo di acqua per tutti i condomini.
  2. Impianto centralizzato con sottocontatori: ogni unità abitativa è dotata di un contatore secondario (sottocontatore), che consente di monitorare il consumo di acqua individuale.
  3. Impianto autonomo: ogni appartamento dispone di un proprio contatore autonomo, e i condomini ricevono bollette individuali per il consumo d’acqua.

Ognuna di queste configurazioni influisce sulle modalità di ripartizione delle spese per il consumo idrico, e ogni condominio può adottare il sistema più adatto in base alle caratteristiche dell’impianto.

 

RIPARTIZIONE DELLE SPESE DI CONSUMO ACQUA CON CONTATORE UNICO

Quando il condominio è dotato di un contatore unico, la bolletta dell’acqua viene calcolata per l’intero stabile, e il costo viene suddiviso tra i condomini. In questo caso, la suddivisione può avvenire in due modi:

  • In base ai millesimi di proprietà: se non ci sono contatori individuali e la normativa condominiale non prevede diversamente, le spese per l’acqua vengono ripartite in base ai millesimi di proprietà. Questo significa che ogni condomino paga in proporzione al valore della propria unità abitativa rispetto all’intero edificio. Questa modalità può risultare meno equa, soprattutto in presenza di unità abitative con un numero di occupanti molto diverso.
  • Secondo un criterio convenzionale concordato: il condominio può decidere di adottare un criterio più specifico, che tenga conto ad esempio del numero di occupanti per appartamento. Per applicare questa suddivisione, l’assemblea condominiale deve approvare una delibera con le maggioranze previste dalla legge. Tale scelta è giustificata dal fatto che il consumo di acqua è strettamente legato al numero di persone che abitano l’unità immobiliare.

 

RIPARTIZIONE DELLE SPESE DI CONSUMO ACQUA CON SOTTOCONTATORI

Quando l’impianto condominiale è dotato di sottocontatori per ogni unità abitativa, il consumo di acqua di ogni appartamento viene registrato singolarmente, permettendo una ripartizione più precisa e trasparente delle spese. In questo caso:

  1. Ripartizione in base ai consumi effettivi: ciascun condomino paga esclusivamente per l’acqua effettivamente consumata, sulla base delle letture dei sottocontatori. Questo sistema è il più equo, poiché riflette i consumi reali di ciascuna unità immobiliare.
  2. Costi di manutenzione dell’impianto: anche se la ripartizione dei consumi è individuale, restano da suddividere tra i condomini le spese relative alla manutenzione dell’impianto centralizzato (ad esempio, la pulizia della cisterna o la manutenzione della pompa dell’acqua). Questi costi vengono generalmente suddivisi secondo i millesimi di proprietà, poiché riguardano una componente comune dell’edificio.

 

RIPARTIZIONE DELLE SPESE DI CONSUMO ACQUA IN CASO DI IMPIANTO AUTONOMO

Negli edifici dotati di impianto idrico autonomo, ciascun appartamento è collegato direttamente alla rete idrica con un contatore individuale, e ogni condomino riceve una bolletta autonoma per il proprio consumo. In questo caso, non è necessario alcun criterio di ripartizione per il consumo d’acqua, poiché ogni condomino paga direttamente alla società fornitrice il costo del proprio consumo. Tuttavia, anche in presenza di impianti autonomi, possono esserci spese comuni legate al consumo d’acqua in aree comuni, come per l’irrigazione del giardino condominiale o per il lavaggio delle scale. Tali spese vengono ripartite secondo i millesimi di proprietà, salvo diversa delibera assembleare.

 

QUANDO SONO PREVISTI LAVORI DI ADEGUAMENTO

In alcuni casi, i condomini possono decidere di passare da un contatore unico con ripartizione a millesimi a un sistema con sottocontatori per migliorare la trasparenza e l’equità nella suddivisione dei costi. Questa modifica richiede l’approvazione dell’assemblea condominiale con la maggioranza dei millesimi e delle teste dei presenti e può comportare un costo iniziale per l’installazione dei sottocontatori, che verrà ripartito tra i condomini in base alle tabelle millesimali. Inoltre, il Codice Civile stabilisce che ogni condomino ha il diritto di chiedere l’installazione di un contatore individuale per monitorare il proprio consumo d’acqua, a condizione che ciò non arrechi danni alle parti comuni o disagi agli altri condomini.

 

AGEVOLAZIONI FISCALI PER L’INSTALLAZIONE DI SOTTOCONTATORI

Per incentivare la misurazione individuale del consumo d’acqua, il Governo italiano ha previsto alcune agevolazioni fiscali, come il bonus per la riqualificazione degli impianti idrici. I condomini che decidono di installare sottocontatori possono verificare con un professionista le detrazioni fiscali applicabili per coprire parte dei costi di adeguamento.

 

CONSIGLI PER UNA GESTIONE EFFICIENTE DELLE SPESE IDRICHE IN CONDOMINIO

Gestire le spese di consumo idrico in modo efficiente è possibile adottando alcune buone pratiche:

  • Controllo dei consumi: gli amministratori possono monitorare il consumo generale del condominio per rilevare eventuali anomalie o perdite.
  • Manutenzione periodica dell’impianto: una manutenzione regolare dell’impianto idrico e dei contatori può ridurre le dispersioni e mantenere l’impianto in buone condizioni.
  • Sensibilizzazione dei condomini: sensibilizzare i residenti sull’importanza del risparmio idrico può aiutare a ridurre i consumi e, quindi, le spese. Semplici accorgimenti, come evitare sprechi d’acqua e controllare periodicamente rubinetti e scarichi, possono fare la differenza.

 

SPESE DI CONSUMO ACQUA

La ripartizione delle spese per il consumo dell’acqua in condominio dipende dal tipo di impianto idrico e dalle decisioni dell’assemblea. L’adozione di un sistema di sottocontatori permette una suddivisione più equa, basata sui consumi effettivi di ciascuna unità abitativa, ma implica anche una maggiore attenzione alla manutenzione e alla gestione dell’impianto comune. Affidarsi a un amministratore esperto e aggiornato sulle normative può essere determinante per una gestione ottimale delle spese idriche, garantendo trasparenza e sostenibilità economica per tutti i condomini.

 

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Foto Agenzia Liverani