La trasformazione di un impianto di riscaldamento da centralizzato ad autonomo è un tema spesso dibattuto nei condomini, soprattutto quando alcuni proprietari preferiscono gestire in autonomia i propri consumi e i relativi costi. Tuttavia, questo tipo di intervento per passare al riscaldamento autonomo non è sempre semplice e richiede il rispetto di specifiche normative tecniche, giuridiche e condominiali.

RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO: COS’È E QUALI SONO I VINCOLI?

Un impianto di riscaldamento centralizzato è un sistema unico che fornisce calore a tutte le unità abitative di un condominio. Questo tipo di impianto comporta:

  • La gestione condivisa dei costi (energia, manutenzione, riparazioni).
  • L’obbligo per ogni condomino di contribuire alle spese, anche se non utilizza l’impianto.

La legge italiana consente, in determinate condizioni, il distacco dall’impianto centralizzato e la realizzazione di un impianto autonomo. Tuttavia, questo intervento deve rispettare regole ben precise per non danneggiare gli altri condomini o l’efficienza del sistema centralizzato.

 

È POSSIBILE PASSARE AL RISCALDAMENTO AUTONOMO?

Sì, è possibile trasformare il proprio impianto da centralizzato ad autonomo, ma solo se vengono rispettati i seguenti criteri:

VALUTAZIONE TECNICA E NORMATIVA PER PASSARE AL RISCALDAMENTO AUTONOMO

Prima di procedere, è necessario verificare:

  • La fattibilità tecnica: il distacco non deve compromettere il funzionamento e l’efficienza dell’impianto centralizzato.
  • La normativa regionale: alcune regioni italiane pongono limiti più restrittivi per il distacco o la trasformazione degli impianti. Ad esempio, in zone ad alta densità abitativa o con obiettivi di risparmio energetico, il riscaldamento centralizzato è incentivato rispetto a quello autonomo.

AUTORIZZAZIONE CONDOMINIALE PER PASSARE AL RISCALDAMENTO AUTONOMO

Secondo la legge 220/2012 (Riforma del Condominio), un condomino può distaccarsi dall’impianto centralizzato senza necessità di approvazione dell’assemblea, a condizione che:

  • L’intervento non arrechi danni agli altri condomini.
  • Non comporti un aumento dei costi per gli altri condomini.

Per dimostrare che queste condizioni sono rispettate, è necessario produrre una perizia tecnica redatta da un esperto (ingegnere o termotecnico).

CONTRIBUTO ALLE SPESE CONDOMINIALI IN CASO DI TRASFORMAZIONE DI UN IMPIANTO DI RISCALDAMENTO DA CENTRALIZZATO AD AUTONOMO

Anche dopo il distacco, il condomino rimane obbligato a contribuire alle spese di manutenzione straordinaria e gestione ordinaria dell’impianto centralizzato. Questo perché l’impianto, pur non essendo più utilizzato, resta una parte comune del condominio.

 

PROCEDURA PER PASSARE AL RISCALDAMENTO AUTONOMO

Ecco i principali passaggi da seguire per trasformare l’impianto:

STUDIO DI FATTIBILITÀ PER PASSAGGIO AL RISCALDAMENTO AUTONOMO

Affidarsi a un tecnico qualificato per verificare:

  • Se l’impianto autonomo può essere installato senza problemi strutturali o normativi.
  • L’impatto del distacco sull’impianto centralizzato.

COMUNICAZIONE ALL’AMMINISTRATORE PER PASSARE AL RISCALDAMENTO AUTONOMO

Prima di procedere con i lavori, è necessario inviare una comunicazione formale all’amministratore, allegando la perizia tecnica. L’amministratore informerà l’assemblea, ma non sarà necessaria una delibera di approvazione (salvo casi specifici).

REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO AUTONOMO

I lavori devono essere effettuati da ditte specializzate e conformi alle normative di sicurezza. In particolare, bisogna:

  • Installare una caldaia a norma (ad esempio, a condensazione per garantire un maggiore risparmio energetico).
  • Adeguare gli impianti interni dell’abitazione (tubi, radiatori, termostati).

AGGIORNAMENTO CATASTALE E AMMINISTRATIVO PER PASSAGGIO AL RISCALDAMENTO AUTONOMO

Al termine dei lavori, è necessario aggiornare la documentazione catastale e comunicare il cambiamento agli enti competenti, come il Comune e l’Agenzia delle Entrate.

 

VANTAGGI E SVANTAGGI DEL RISCALDAMENTO AUTONOMO

VANTAGGI DEL RISCALDAMENTO AUTONOMO

  • Controllo sui consumi: ogni condomino può gestire il proprio riscaldamento in base alle necessità.
  • Risparmio energetico: si paga solo ciò che si consuma, evitando sprechi.
  • Maggiore autonomia: nessuna dipendenza dagli orari o dalle modalità di accensione del centralizzato.

SVANTAGGI DEL RISCALDAMENTO AUTONOMO

  • Costi iniziali elevati: la realizzazione di un impianto autonomo richiede un investimento significativo.
  • Obbligo di manutenzione: il proprietario deve occuparsi della manutenzione della caldaia e degli impianti.
  • Spese condominiali residue: anche dopo il distacco, si rimane obbligati a pagare una parte delle spese condominiali legate all’impianto centralizzato.

 

ALTERNATIVE AL DISTACCO DALL’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO: VALVOLE TERMOSTATICHE E CONTABILIZZATORI

Se il passaggio al riscaldamento autonomo non è fattibile o troppo oneroso, esistono soluzioni intermedie che consentono di ottimizzare i consumi con l’impianto centralizzato. L’installazione di valvole termostatiche e contabilizzatori di calore permette di regolare la temperatura in ogni stanza e pagare solo il calore effettivamente consumato.
Queste soluzioni sono spesso obbligatorie per legge nei condomini con impianti centralizzati, e possono rappresentare un buon compromesso tra autonomia e gestione collettiva.

 

PASSARE AL RISCALDAMENTO AUTONOMO

La trasformazione di un impianto di riscaldamento da centralizzato ad autonomo è possibile, ma richiede una valutazione attenta dal punto di vista tecnico, normativo ed economico. Sebbene l’autonomia nella gestione del riscaldamento offra vantaggi in termini di consumi e flessibilità, i costi iniziali e gli obblighi residui verso il condominio devono essere considerati con attenzione.
Affidarsi a un tecnico esperto e seguire le procedure corrette è essenziale per evitare problemi legali e conflitti con il condominio. In alternativa, soluzioni come le valvole termostatiche possono rappresentare una scelta più pratica ed economica per ottimizzare i consumi senza rinunciare al sistema centralizzato.

 

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Lo Studio rimane a disposizione per ogni e qualsivoglia chiarimento in merito.

Per conoscere i servizi che si offrono rimandiamo alla pagina dei Servizi. Di seguito la tabella inerente la ripartizione delle spese di condominio e la tabella delle spese di riscaldamento.

Foto Agenzia Liverani