Il contratto di locazione a canone concordato rappresenta una soluzione interessante per proprietari e inquilini che desiderano beneficiare di condizioni economiche vantaggiose e di una maggiore stabilità contrattuale. Questo tipo di contratto, regolato dalla Legge n. 431 del 1998, si distingue per la determinazione del canone in base ad accordi territoriali tra le associazioni di proprietari e quelle degli inquilini.

COS’È IL CONTRATTO DI LOCAZIONE A CANONE CONCORDATO?

Il contratto di locazione a canone concordato è una tipologia di contratto in cui l’importo del canone viene fissato entro limiti prestabiliti da accordi locali definiti tra organizzazioni rappresentative dei proprietari e degli inquilini. Questi accordi tengono conto di vari fattori, come la zona in cui si trova l’immobile, la sua metratura e le condizioni generali.

 

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEL CONTRATTO DI LOCAZIONE A CANONE CONCORDATO

  1. Durata: La durata minima prevista è di 3 anni, rinnovabili automaticamente per altri 2 anni salvo disdetta.
  2. Canone calmierato: Il canone è generalmente inferiore a quello di mercato, favorendo l’accesso all’abitazione a costi sostenibili.
  3. Agevolazioni fiscali: Sia per il locatore che per il conduttore sono previste significative agevolazioni fiscali.

 

VANTAGGI PER IL LOCATORE

  • Tassazione agevolata: Possibilità di applicare la cedolare secca al 10% (anziché il 21%) sul reddito da locazione.
  • Riduzione IMU e TASI: In molti comuni, è prevista una riduzione delle imposte sugli immobili.
  • Maggior stabilità: La durata contrattuale garantisce una maggiore sicurezza rispetto a contratti brevi.

 

VANTAGGI PER L’INQUILINO

  • Canone inferiore al mercato: Grazie agli accordi territoriali, il canone risulta spesso più conveniente.
  • Durata garantita: La formula 3+2 offre stabilità abitativa.

 

NORMATIVA DI RIFERIMENTO DEL CONTRATTO DI LOCAZIONE A CAONE CONCORDATO

Il contratto di locazione a canone concordato è regolato principalmente dalla Legge n. 431 del 1998, che stabilisce le linee guida generali per i contratti abitativi. Gli accordi territoriali, invece, vengono definiti a livello comunale o intercomunale e specificano i criteri per la determinazione dei canoni.

 

COME REDIGERE UN CONTRATTO DI LOCAZIONE A CANONE CONCORDATO

  1. Modello contrattuale: Utilizzare i modelli predisposti dalle associazioni di categoria o approvati dagli accordi territoriali.
  2. Descrizione dell’immobile: Indicare dettagliatamente le caratteristiche dell’immobile e delle pertinenze.
  3. Determinazione del canone: Stabilire il canone in conformità agli accordi territoriali.
  4. Clausole obbligatorie: Inserire le clausole previste dalla normativa, come quelle relative alla durata e al recesso.
  5. Registrazione: Registrare il contratto presso l’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla stipula.

 

DOCUMENTAZIONE NECESSARIA

  • Documento d’identità delle parti.
  • Certificazione energetica dell’immobile (APE).
  • Eventuale attestazione di rispondenza rilasciata da un’associazione di categoria.

 

CONTRATTO DI LOCAZIONE A CANONE CONCORDATO

Il contratto di locazione a canone concordato rappresenta una formula vantaggiosa sia per i locatori che per gli inquilini, grazie ai benefici fiscali e alle condizioni economiche sostenibili. Per garantire la conformità alla normativa e beneficiare delle agevolazioni previste, è consigliabile rivolgersi a un professionista o a un’associazione di categoria per la redazione del contratto.

 

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Foto Agenzia Liverani